Nel 2007 ho scritto e prodotto l’album TOILET CLUES COLLECTING, che è acquistabile qui
http://www.cdbaby.com/cd/lolamog
RECENSIONI:
Luce bianca malinconica tra pennellate d’azzurro, aria statica, riflessi nell’acqua. Le note si muovono lentamente tra basi elettroniche ricercate e fini, e la voce di Lilium è ogni pezzo: gattina con unghie laccate, esteta elettrodark che sussurra e grida, morbida e seducente tra Beth Gibbons e Pj Harvey, ricama piacevole mentre la musica si fa più scura, e omaggia Massive Attack e Portishead, e traccia linee pop sottili e trip hop glassato di incanto. Ipnotica “Ever truly love” con gioco di voci leggere, tesa e melodicamente eighties “Travellogue”, dolce e sinuosamente cocteautwinsiana “Low”, “Toliet Clues Collecting” è un nido raccolto di piccole gioie sfumate, viola chiaro e occhi chiusi, ottimo sottofondo per i pensieri di fine inverno.
RockIt
Intenso ed emozionante. Mai banale e sempre ben al di sopra della media. Il disco d’esordio dei LolaMog, “Toilet Clues Collecting”, si pone come un approdo agognato dopo una giornata difficile; rappresenta un’ancora di salvezza per chi ha deciso di “sparire” per un pò.
Dopo un’intensa attività creativa e promozionale (iniziata nel Gennaio del 2006), la formazione italiana (che canta in inglese) termina la stesura dei pezzi contenuti nel loro lavoro d’esordio nel Novembre del 2007.
Sebbene al lavoro abbiano partecipato anche musicisti del calibro di Stefano Brandoni (già collaboratore di Grignani e Renga), la vera punta di diamante del risultato artistico di cui stiamo discutendo, risiede nella splendida voce di Lilium; senza nulla togliere al lavoro svolto da Luca Artioli e Lazzaro Van Clift, bisogna riconoscere la bellezza quando la si incontra.
Una voce calda e avvolgente incontra e sposa esercizi di stile propri della migliore Pj Harvey e Skye Edwards (ex Morcheeba). Melodie soavi e creative (difficile individuare la loro direzione) si intrecciano alla perfezione con la sua profonda ugula.
Per quel che riguarda la musica del lavoro? Impossibile classificare in un genere preciso le tracce di “Toilet Clues Collecting”. Diciamo solo che la spina dorsale attorno alla quale si muovono gli arrangiamenti del lotto è un artificiale (e molto originale) incedere di sperimentazione e idee elettroniche (Slow The Rain è un viaggio molto piacevole in un Pop sintetico ed elegante).
Tracce di un certo Rock sperimentale (versante Garbage) si rintracciano in brani più tirati come Seizure e Dirty Man; atmosfere noir e momenti sospesi in stile Depeche Mode chiudono il discorso su una band dal futuro decisamente raggiante.
Rockaction